Con Giuseppe Abbita, moderatore, conclusa la Tavola rotonda sulla crisi degli studi umanistici. Hanno partecipato Massimo Bruno, Ornella Cottone, Renato Lo Schiavo e Antonino Tobia.
Relatore: Dott. Giuseppe Abbita
Con la partecipazione dei proff. Massimo Bruno, Ornella Cottone, Renato Lo Schiavo, Antonino Tobia e del dott. Giuseppe Abbita in qualità di moderatore, ha avuto luogo un’interessante Tavola Rotonda avente per tema "La crisi degli studi umanistici". La riunione, organizzata dal dinamico dott. Abbita, in occasione del 150° del Liceo Ximenes, ha visto l’intervento di molti docenti ed alunni liceali, tutti consapevoli del mutamento improvviso che si sta determinando nella scelta degli studi alla fine della scuola media. Gli interventi degli illustri relatori hanno evidenziato le molteplici cause che hanno prodotto il calo delle iscrizioni ai Licei classici. Si è parlato delle difficoltà che comporta la tipologia di studi specifici quali il latino e il greco e dello scarso impegno dei discenti per superare gli ostacoli. Qualcuno ha, tuttavia, ricordato che, da sempre, tradurre dal greco è stata piattaforma di astrusità e di problematicità; solo pochi allievi riuscivano a tradurre e gli altri, come dicono i francesi "pompaient", copiavano. Molto incisive le allocuzioni del prof. Bruno e del prof. Lo Schiavo che hanno bene illustrato le problematiche proposte dal tema della riunione. Anche la prof.ssa Ornella Cottone e il prof. Tobia sono stati applauditi dai numerosi intervenuti, per le loro pertinenti riflessioni. Nel corso della serata, è stata pure notata una certa nostalgia per i vecchi tempi, allorchè il glorioso Liceo Ximenes era in auge quale esemplare modello di formazione educativa; forse giocava anche il suo ruolo, la malinconia per gli anni giovanili perduti per sempre. Alla fine, numerosi sono stati i contributi del pubblico. Tra gli altri si registrano quelli del prof. Nello Castelli, della prof.ssa Adriana Occhipint, del dott.ssa Laura Oddo, del dott. Basile e poi di alcuni alunni che hanno dimostrato buona capacità discorsiva e ottima competenza. Magnifico il lavoro del moderatore Giuseppe Abbita che, ancora una volta, ha dato prova del suo grande amore per la cultura umanistica. La serata si è poi conclusa con un grande applauso. Per finire non mi resta che aggiungere alcune riflessioni sui rimedi che, in tutta Europa, potrebbero incoraggiare il ritorno agli studi classici come già avviene in Cina o in Giappone. Occorrerebbe dare una svolta ad un certo immobilismo che ostacola la possibilità di entrare in sintonia con la moderna società tecnologica: i Licei dovrebbero orientarsi verso nuovi principi didattici e metologici che possono essere riassunti nel seguente schema: Da cosa insegnare-a come insegnare/Dalla conoscenza vista come sapere sapiente-alla conoscenza vista come sapere costruito/Dalla scuola vista come unico centro formativo-alla scuola vista come pluralità di centri/Dal libro-carta-penna- alle tecnologie interattive e multimediali/Dall’insegnante visto come trasmettitore della conoscenza-all’insegnante visto come tutor, accompagnatore/Dall’alunno considerato ricettore di conoscenza-all’alunno considerato costruttore di conoscenza/Dall’insegnamento legato alla memorizzazione di dati-all’insegnamento legato all’integrazione dei saperi/Dalla valutazione sommativa mirata alle conoscenze dichiarative-alla valutazione formativa mirata alle conoscenze procedurali/Dall’apprendimento "per la scuola"-all’apprendimento per la vita/Obiettivo da perseguire:l’auto apprendimento e l’autovalutazione su parametri ben precisi costruiti da discenti e docenti - Leonardo Augusto Greco
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Inserito il 20 Maggio 2015 nella categoria Relazioni svolte
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