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Enrico VIII. Un regno, sei mogli

Il prof. Claudio Arresta, docente di lettere, ha ricordato la vita del Re inglese che fondò la chiesa anglicana al “Non possumus“ del Papa Clemente VII

Relatore: prof. Claudio Arresta

La separazione della Chiesa d’Inghilterra da Roma fu causata dal rifiuto di Papa Clemente VII di annullare il matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona.  <_div class="Y3BBE" data-sfc-cp="" jsaction="rcuQ6b:&J476Mb_8|npT2md" jscontroller="zcfIf" jsuid="J476Mb_8" data-hveid="CAEQAA" data-processed="true" style="line-height: 24px; overflow-wrap: break-word; margin: 0px 0px 20px;">Enrico VIII chiese a Papa Clemente VII l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona, sostenendo che il matrimonio fosse stato illegittimo e che avesse bisogno di un erede maschio. Clemente VII rifiutò, sia a causa del suo legame con l’imperatore Carlo V.  Enrico VIII è stato un personaggio chiave nella storia d’Europa della prima metà del Cinquecento.  La vita del sovrano è tuttavia segnata anche da una lunga serie di matrimoni, celebrati prima con l’obiettivo di ottenere un figlio maschio, e poi come strumento politico per garantire la stabilità del regno. Le sei mogli di Enrico VIII sono state tutte vittime del carattere scontroso del re, il quale le ha spesso condannate a morte con accuse false pur di liberarsene. Prima tra le mogli di Enrico VIIICaterina d’Aragona era in realtà la sposa del fratello Arthur, il quale morì lasciando in eredità sia il regno, sia la compagna. La donna diede però a Enrico VIII una sola erede donna, la futura Maria la Sanguinaria Quando Caterina d’Aragona entrò in menopausa, il sovrano decise di rendere palese la sua relazione con  Anna Bolena che divenne la seconda delle mogli di Enrico VIII.  ma il matrimonio non durò a lungo. Anche lei come Caterina non riuscì a dare al sovrano l’erede maschio necessario per assicurare la prosecuzione del trono. Stanco della sua seconda sposa, Enrico VIII accusò Anna Bolena di adulterio, condannandola a morte. Dama di compagnia di Anna Bolena, Jane Seymour divenne così la terza delle mogli di Enrico VIII e fu peraltro l’unica che riuscì a dare al re l’erede maschio, Edoardo VI. Il legame durò però un anno, poiché la donna cadde vittima di una febbre puerperale poco dopo il parto. Enrico VIII aspettò più di tre anni prima di sposarsi per la quarta volta con la principessa tedesca Anna di Clèves nel 1540. Tuttavia, pochi mesi dopo le nozze, Enrico VIII accusò la nuova compagna di non essere giunta vergine al matrimonio, condizione imprescindibile per la validità del legame. La penultima tra le mogli di Enrico VIII fu proprio una delle damigelle di Anna di Clèves di nome Caterina HowardIl 2 novembre 1541, però, l’arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer consegnò a Enrico VIII una lettera contenente alcuni dettagli sul passato della nuova regina. Emerse così una precedente relazione  nonché un tradimento dopo essere già stata incoronata. Tutti i protagonisti vennero quindi giustiziati, compresa Caterina Howard che venne decapitata il 13 febbraio 1542L’ultima moglie di Enrico VIII rappresentò invece la relazione meno complicata della vita del sovrano. Caterina Parr rimase accanto a Enrico VIII fino alla sua morte nel 1547.

Autore legre

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Inserito il 28 Novembre 2025 nella categoria Relazioni svolte