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Giorgione, il pittore degli enigmi e del dipingere moderno

Il dott. Giuseppe Abbita ha relazionato, con grande competenza, sull'arte enigmatica del pittore veneto

Relatore: Dott. Giuseppe Abbita

Immagine riferita a: Giorgione, il pittore degli enigmi e del dipingere modernoImmagine riferita a: Giorgione, il pittore degli enigmi e del dipingere modernoImmagine riferita a: Giorgione, il pittore degli enigmi e del dipingere modernoTra la fine del 400 e l’inizio del 500 era abbastanza diffuso l’aristocratico gusto per i 'soggetti nascosti'. L’opera artistica doveva sì suscitare una contemplazione estetica, ma doveva anche stimolare la discussione in quella ristretta cerchia di amici e intellettuali del committente, ammessi a formulare ipotesi dotte sulle intenzioni dell’artista.

Accorgimenti furono pertanto adottati, dai pittori, per occultare significati spesso inconfessabili, dietro raffigurazioni apparentemente innocue, stravaganti, o semplicemente incomprensibili.

Giorgione fu indubbiamente tra i più enigmatici pittori della storia dell’arte.

Scomparso poco più che trentenne, segnò una svolta epocale nella pittura veneta, inaugurando una maniera nuova di dipingere, definita dal Vasari 'il dipingere moderno.

Tutte le sue opere sono avvolte dal mistero ed il loro significato rimane spesso, ancora oggi, ancora non chiarito.

Sulle sue opere più impostanti, e nello sesso tempo, più misteriose, ci ha intrattenuto il dott. Giuseppe Abbita,illustrandonele ipotesi interpretative,dalle più plausibili alle più bislacche, e talora grottesche. In particolare si è soffermato sul Fregio delle arti liberali di Casa Pellizzari a Castelfranco Veneto, sui Tre Filosofi , sulla 'pala siciliana'  con San Francesco e San Nicasio, sul ritratto di 'Vecchia' e la autentica lettura del cartiglio -Col Tempo-e, immancabilmente, su 'La Tempesta'e la presenza simbolica della firma del pittore.

Di quest’ultima opera il relatore ha sottolineato l’innovativa presenza ed importanza del paesaggio e il nuovo modo di dipingere del Giorgione, del tonalismo del Giorgione che,  per dare l’illusione di profondità, utilizza un passaggio graduale di tonalità cromatiche,  progettando lo spazionon più con la rigida prospettiva lineare, ma ricorrendo  invece al colore e alla prospettiva aerea.

Per ultimo il relatore ha messo in confronto La tempesta del Giorgione con la tempesta del suo allievo Tiziano, rappresentata nel dipinto'S. Francesco riceve le stimmate', conservata nel Museo Pepoli di Trapani.

Autore Legre

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Inserito il 31 Marzo 2023 nella categoria Relazioni svolte