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Alla ricerca della bellezza perduta:Dante G. Rossetti, un Preraffaellita

Dante G. Rossetti è stato l'anima del Gruppo dei Preraffaelliti fondato nel 1848, in piena epoca vittoriana. Ne ha parlato a lungo il dott. Giuseppe Abbita

Relatore: Dott. Giuseppe Abbita

Immagine riferita a: Alla ricerca della bellezza perduta:Dante G. Rossetti, un Preraffaellita Suggestiva ed emozionante la relazione del 1 Marzo u.s., tenuta dal dott. Giuseppe Abbita. L’argomento non era dei più conosciuti.Si è parlato infatti di Pre-Raffaelliti, di un gruppo di giovani artisti e della PRB Pre-RaphaeliteBrotherhood, della Fratellanza Preraffaellita, da loro fondata nell’Inghilterra vittoriana nel  1848, un’avanguardia culturale capace di scandalizzare la società, il costume e il modo di sentire dell’epoca vittoriana e che avrebbe influenzato le successive correnti artistiche del XIX secolo ed inizio del XX. L’oratore si è soffermato soprattutto sul vero trascinatore del gruppo,Dante Gabriel Rossetti, e  sulla sua prorompente personalità. Un percorso artistico, il suo, che fu anche sentimentale, alla ricerca della suprema Bellezza attraverso quelle che furono , di volta in volta le sue modelle, le sue muse e le sue amanti. ElisabethSiddal la rossa, sua prima musa e futura moglie, morta prematuramente, rappresentò per lui il lato pulito e angelico della bellezza femminile mentre FannyCornforth, la bionda, sua amante e governante tuttofare, rappresentò invece il lato sensuale e la bellezza  carnale ed eroticizzata. Jane Burden, la mora, infine, rappresentòil lato più malizioso e fatalmente seducente della bellezza femminile. Il suo capolavoro, una delle sue creazioni più originali e senza tempo è 'La damigella eletta', dedicato al ricordo di sua moglie ElisabethSiddal, l’unico vero amore della sua vita. Dante Rossetti, nel dipinto si ispirò all’omonimo poema, che egli stesso aveva  composto: 'The blesseddamozel'. Come modella posò AlexaWilding. L’importanza di Alexa ,personaggio raramente citato nelle biografie del pittore, come musa ispiratrice di Rossetti, è stata riscoperta dal nostro oratore. Poiché non ci furono implicazioni romantiche tra Alexa e Rossetti le  idee di R.ossettipoterono essere espresse più liberamente. Immagine riferita a: Alla ricerca della bellezza perduta:Dante G. Rossetti, un PreraffaellitaSecondo l’oratore Rossetti scelse come modella Alexa perché gli ricordava vagamente la sua Elisabeth.Anche Alexa aveva una cascata di capelli biondo ramati, un  collo lungo ed elegante, un perfetto arco di Cupido delle labbra, e soprattutto, larghe palpebre, un po’ più morbide di quelle di Elisabeth.Osservando attentamente il dipinto è evidente che il volto della damigella è quello di Alexa, ma gli occhi e, soprattutto le palpebre, sono quelle della sua amata Elisabeth.Una tormentata ed inesorabile inquietudine sta sempre alla base dell’immagine femminile in Rossetti.I volti delle modelle cambiano di anno in anno.Si tratta ora di donne angelicate, dalla bellezza diafana e misteriosa, intrise di casto medievalismo, ora di femmes fatales, seducenti e sensuali, attraenti e morbosamente allucinate, mascherate da divinità o da eroine della storia.Ma accomunate tutte dai due volti della passione: amore e morte riuniti in un unico ineluttabile destino.Nel 1936, sulla rivista 'Minotaure',  nel suo contributo "Le Surrealisme spettrale de l’eternelfemininpreraphaelite", Salvador Dalì, colpendo nel segno, e  riferendosi a Rossetti, dichiarava il proprio surrealismo debitore nei confronti di quello 'flagrante del preraffaellismo inglese' al quale riconosceva 'le donne al tempo stesso più desiderabili e più spaventose che esistano'.Una personalità, quella di  Dante Gabriel Rossetti, che fu al tempo stesso fragile e intransigente, timorosa e caparbia, puntigliosa quanto disordinata, soprattutto individualista e anticonvenzionale.Rossetti fu uno degli artisti 

Immagine riferita a: Alla ricerca della bellezza perduta:Dante G. Rossetti, un Preraffaellitapiù originali dei secoli scorsi; un artista capace di interpretare e raffigurare la bellezza, in tutte le sue espressioni.Dante Gabriel Rossetti si sentì, durante tutta la sua vita, molto legato all’Italia e alla sua cultura, anche se non la visitò mai perché aveva il terrore di  viaggiare in treno.Il suo collega Millais, puntando il dito sul distacco da R esibito, e talora ostentato, dalla società e dalla cultura anglosassone, lo definiva 'misterioso' e 'non inglese'; lo storico dell’arte Ruskin  'un italiano tormentato nell’ inferno di Londra.'L’oratore si è voluto spingere un po’ più in là e così ha voluto concludere il suo intervento: 'Dante Gabriel Rossetti, un grande italiano sotto un cielo straniero, mulierumanimampinxit, seppe cioè dipingere l’anima delle donne e insegnò come ritrarre ad ognuna la sua anima'

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Inserito il 01 Marzo 2016 nella categoria Relazioni svolte