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La fisica nel quotidiano: alcuni esempi

Il prof. Renato Potenza, Ricercatore emerito al C.E.R.N. di Ginevra, con varie dimostrazioni, ha rilevato come la quotidianità sia sempre connessa con la fisica

Relatore: Prof. Renato Potenza - Ricercatore del C.N.R. di Ginevra

Immagine riferita a: La fisica nel quotidiano: alcuni esempiEsordendo con la descrizione delle proteine che possono essere denaturate (cioè scolte in lunghi filamenti non intrecciati) riscaldandole, il prof. Potenza ha fatto vedere come il calore può essere generato facendo bruciare del gas (fiamma azzurrina molto calda) o lo stoppino di una candela o facendo oscillare ad alta frequenza degli elettroni in uno strumento chiamato magnetron, nel quale si generano le microonde (vere e proprie onde radio-televisive) che vengono assorbite nei materiali da riscaldare nell’apposito forno a microonde.Raffreddare qualcosa è più difficile che riscaldarla: occorre usare un frigorifero, che porta il calore da unazona fredda a una calda, cosa che non avviene spontaneamente.Si usa un gas che si può liquefare e riscaldare comprimendolo e raffreddare facendolo riespandere. Una volta saputo come fare,il frigorifero può esser trasformato in una pompa di calore che raffredda l’ambiente esterno alla casa e riscalda l’interno.Le proteine della carne o dei vegetali sottoposte a cottura si denaturano e la carne, ammorbidita, può esser meglio tagliata. Ma per far ciò occorre un coltello, uno strumento piatto che, in uno dei bordi, è reso sottilissimo. Ciò permette che la forza che preme per tagliare sia distribuita su una superficie tanto piccola da far sì che la pressione con cui premiamo sull’oggetto da tagliare sia tanto elevata da far penetrare il coltello tra le fibre (proteiche o meno). Ciò che conta quindi in questi casi è la pressione con cui premiamo, non la forza che applichiamo.Così come nel caso di una motocicletta in moto veloce, quindi con le ruote in rapida rotazione, ciò che conta per guidarla è sapere che girare il manubrio da un lato non la fa girare da quel lato, ma cadere dal lato opposto! Per farla girare occorre inclinarla dal lato verso cui si vuol girare, senza preoccuparsi del manubrio, che seguirà automaticamente la curva! È il cosiddetto 'effetto giroscopico', quello che permette alla trottola dei bambini di continuare a ruotare stando in piedi, pur essendo spinta a cadere dalla forza di gravità. Navi e aerei viaggiano senza grosse oscillazioni per la presenza di gigantesche trottole (chiamate giroscopi) poste nelle stive.E infine l’oratore ha spiegato perché in vicinanza della riva le onde si frangono formando la classica schiuma nella loro parte alta. Tutto dipende dal fatto che in acque basse la velocità dell’onda marina dipende dalla distanza dal fondo. Un’onda ha una parte più bassa, la valle, e una parte più alta, la cresta. In vicinanza della riva la distanza tra la cresta dell’onda e il fondo marino è più grande della distanza tra la valle e il fondo marino: la cresta dell’onda quindi accelera rispetto alla valle, l’onda si deforma, la cresta sporge in aria e si spezza, formando la schiuma.

Autore Prof-Greco

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Inserito il 24 Aprile 2018 nella categoria Relazioni svolte