Logo generale del sito:Libera Università 'Tito Marrone' Trapani

Libera Università Tito Marrone > Relazioni svolte > Lo scompenso cardiaco

Il logo della sezione del sito denominata  Lo scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco

Se il cuore non riesce a pompare la quantità di sangue necessaria per l'organismo, si parla di scompenso cardiaco: su questo argomento ha relazionato brillantemente il dott. Calogero Puntrello.

Relatore: Dott. Calogero Puntrello - Cardiologo

'L'epidemia del XXI Secolo'

Si riporta qui di seguito un estratto della relazione tenuta dal dott. Calogfero Puntrello, Direttore dell’Unità Operativa di terapia intensiva cardiologica e impiantistica presso l’Ospedale di Marsala. La conferenza dell’esimio professore è stata applaudita a lungo dal numerosissimo pubblico presente.

 

 

 

 

 

Immagine riferita a: Lo scompenso cardiaco

Immagine riferita a: Lo scompenso cardiaco

"Il cuore nel corso dei secoli è stato sempre raffigurato come una fonte di luce e di calore che si irradia per tutto il corpo grazie alla circolazione sanguigna ed è stato quindi paragonato al sole che dà vita alla natura. Nulla esisterebbe senza sole, così come nessun individuo puo’ sopravvivere senza cuore. E’ stato da sempre considerato la sede delle nostre emozioni in quanto aumenta il suo battito in condizioni di stress. Sin dai tempi piu’ antichi è stata conosciuta la sua attività di 'pompa' instancabile che spinge il sangue all’interno dei vasi sanguigni per portare ossigeno e sostanze nutritizie ai tessuti di tutto il corpo. Negli antichi geroglifici egiziani esso è rappresentato come una coppa, analogamente al Santo Graal che contiene il sangue di Cristo, e per quel popolo il cuore aveva una enorme importanza poiché alla morte dell’individuo esso dialogava con le divinità raccontando il trascorso di ogni uomo; non è raro trovare pertanto dei geroglifici che sono una invocazione proprio al cuore, una sorta di appello alla sua clemenza nel giorno che sarà al cospetto delle divinità.La funzione di pompa del cuore ne fa l’elemento centrale nella circolazione sistemica: esso riceve il sangue proveniente dalla parte superiore e inferiore del corpo mediante due grossi condotti venosi che sono la vena cava superiore e inferiore per spingerlo, mediante la contrazione del ventricolo destro, verso i polmoni per farlo ossigenare; da qui il sangue carico di ossigeno torna al cuore mediante le vene polmonari pronto per essere inviato, attraverso il ventricolo sinistro e l’aorta, a tutto l’organismo in rapporto alle esigenze di ciscun organo o tessuto. Si parla quindi di scompenso cardiaco quando il cuore non riesce a pompare una quantità di sangue tale da soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo. Lo scompenso cardiaco è stato definito 'l’epidemia del XXI Secolo' in relazione alla sua incidenza relativamente alta: negli USA sono circa 5 milioni i malati con 400.000 nuovi casi e 40.000 decessi per anno mentre in Italia sono 600.000 gli scompensati con 87.000 nuovi casi e 6000 decessi per anno. Inoltre rappresenta circa il 10% delle ospedalizzazioni e nei pazienti con piu’ di 65 anni la causa piu’ frequente di ricovero. La cardiopatia ischemica, soprattutto l’infarto del miocardio è la prima causa di scompenso cardiaco poichè provocando la necrosi e quindi la morte di una parte del muscolo cardiaco ne compromette l’efficienza contrattile. La formazione della cicatrice che è emodinamicamente inerte, fa virare la forma cardiaca da ellissoidale a sferica determinando la perdita sempre maggiore dell’efficienza meccanica della contrazione e predisponendo contemporaneamente alla insorgenza dipericolose aritmie pericolose per la vita che possono quindi determinare la morte improvvisa dei pazienti malati. I sintomi clinici dello scompenso cardiaco ( difficolta’ respiratoria, gonfiore agli arti inferiori, facile faticabilità, impossibilità a tenere la posizione distesa..)sono il frutto di vasocostrizione e ritenzione idrica mediata da produzione ormonale da parte del sistema nervoso, dal rene e dal surrene col preciso scopo di mantenere una adeguata portata cardiaca salvaguardando organi ad intensa attività metabolica quali il cervello, il cuore e il fegato a discapito di altri. Tali meccanismi se persistono finiscono pero’ col gravare negativamente sul cuore sovraccaricandolo sempre piu’ e quindi peggiorandone ulteriormente la sua debole funzione di pompa. A questo punto la terapia diuretica e vasodilatatrice consentiranno un miglioramento delle condizioni cliniche del paziente. Per i pazienti con marcatamente depressa funzione cardiaca esiste il rischio della morte improvvisa che rappresenta la causa principale del decesso; per loro, oltre alla terapia medica, la tecnologia ci mette a disposizione importanti presidi che sono i Defibrillatori impiantanbili che impiantati in prevenzione primaria (cioè in pazienti che non hanno ancora subito l’arresto cardiaco) hanno dimostrato, in parecchi studi internazionali, di ridurre la mortalità del 40-60%"  -  Dott. Calogero Puntrello

Autore Prof-Greco

social bookmarking

  • Relazioni svolte, Calogero Puntrello scompenso cardiaco, universita, formazione, attivita, Trapani in Facebook
  • Relazioni svolte, Calogero Puntrello scompenso cardiaco, universita, formazione, attivita, Trapani in Twitter
  • Relazioni svolte, Calogero Puntrello scompenso cardiaco, universita, formazione, attivita, Trapani in Google Bookmarks
  • Relazioni svolte, Calogero Puntrello scompenso cardiaco, universita, formazione, attivita, Trapani in del.icio.us
  • Relazioni svolte, Calogero Puntrello scompenso cardiaco, universita, formazione, attivita, Trapani in Technorati

Inserito il 22 Febbraio 2011 nella categoria Relazioni svolte