Don Cosimo Scordato ha illustrato l'opera del grande scultore siciliano le cui realizzazioni più notevoli sono a Palermo, negli Oratori del Rosario e di San Lorenzo
Relatore: Don Cosimo Scordato - Storico teologo
Giacomo Serpotta nacque a Palermo nel quartiere della Kalsa nel 1656, secondogenito, dopo Giuseppe, di Gaspare Serpotta e Antonina Travaglia. Il padre Gaspare e il nonno Giacomo senior erano stati attivi marmorari e scultori. E’ nella bottega del padre che Giuseppe e Giacomo compirono il loro apprendistato artistico. Giacomo Serpotta fu un maestro eccezionale.Per tanti anni Giacomo lavorò con il fratello Giuseppe ma Giacomo ebbe più talento rispetto a Giuseppe. Non meno di trenta chiese e oratori furono decorati da Serpotta, inserendosi in quel magnifico barocco del XVII secolo che arrichi la città di Palermo. Giacomo Serpotta fu il primo nell’arte decorativa del suo secolo; le sue architetture gli valsero il titolo di 'Magister Stuccator'. L’intuizione e la sensibilità dell’artista emergono in tutte le sue opere: la rappresentazione degli angioletti che popolano la sua opera, meraviglia per una bellezza incredibile. I puttini del Serpotta sono dei bambini come tutti gli altri che tuttavia svolazzano tra nuvole e santi, impegnati comunque nel gioco.Nelle sue creazioni, i puttini infatti, sono bambini che si divertono.Questa rappresentazione di bambini non è comunque fine a se stessa: ciascun puttino ci indica l’intimo dell’animo umano.Le realizzazioni più notevoli di Serpotta sono negli oratori di Santa Cita, del Rosario e di San Lorenzo. L’artista è riuscito a maneggiare la materia inerte convertendola in carne, in soffi di vento o in seta delicata.
Inserito il 12 Febbraio 2016 nella categoria Relazioni svolte
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