Logo generale del sito:Libera Università 'Tito Marrone' Trapani

Libera Università Tito Marrone > Relazioni svolte > Un Conte al Moulin Rouge

Il logo della sezione del sito denominata  Un Conte al Moulin Rouge

Un Conte al Moulin Rouge

Nel 1889 il grande Toulouse Lautrec cominciava a frequentare quello che, per merito suo, era destinato a diventare il Mulino più famoso del mondo. Ne ha parlato Leonardo A. Greco ad un numerosissimo pubblico

Relatore: Prof. Leonardo Augusto Greco

Immagine riferita a: Un Conte al Moulin RougeDopo la Tour Eiffel, il museo del Louvre e alcuni altri monumenti, il Moulin rouge è certamente uno dei maggiori simboli della capitale francese. Gli spettacoli ogni sera coinvolgono 1800 spettatori per un totale, in un anno, di circa 600mila persone che arrivano da ogni parte del mondo e in particolare dalla Russia, dalla Cina e dagli Stati Uniti. La fama dell’antico locale, nato nel lontano 1981 è dovuta alla sua storia e ai pittori ed artisti che lo hanno  frequentato come La Goulue, Edith Piaf, Yves Montand, Maurice Chevalier, Josehine Baker o Frank Sinatra e tantissimi altri. Il periodo storico della sua nascita è quello della Belle epoque che va dall’ultimo trentennio dell’Ottocento all’inizio della Prima guerra mondiale. Furono anni straordinari caratterizzati dalle nuove invenzioni della tecnica e della scienza. Ricordiamo in particolare l’Illuminazione elettrica, l’avvento delle automobili, del cinema, della radio e del telefono. La produzione industriale era aumentata e le ferrovie avevano raggiunto il milione di chilometri. Parigi era divenuta la capitale del turismo, degli spettacoli, della moda ma soprattutto di quella corrente artistica che va sotto il nome di impressionismo. Monet, Degas, Cezanne,  Renoir e Manet sono i giganti di quel genere che ispirerà un giovane arrivato a Parigi dal profondo Sud: Henri de Toulouse-Lautrec. Era nato ad Albi in una delle famiglie più ricche e più prestigiose di Francia; possedevano palazzi e numerosi castelli locati un po’ dappertutto nel Sud francese. Il giovane Henri era tuttavia diverso da quel nobile aristocratico che il Conte padre avrebbe voluto che diventasse. Appena conseguita la maturità liceale Henri si trasferì infatti a Parigi, in quel sobborgo un po’ malfamato che era allora Montmartre. Il suo stato fisico non era dei Immagine riferita a: Un Conte al Moulin Rougemigliori probabilmente a causa della consanguineità dei suoi genitori che erano cugini primi. Durante l’infanzia, a seguito di due rovinose cadute, si era rotto i femori di entrambe le gambe che così cessarono di crescere. Restò dunque alto appena un metro e cinquantadue e, per questo motivo, probabilmente visse da emarginato tra gli emarginati. A Montmartre cominciò a frequentare il Moulin de la Galette e successivamente il Moulin Rouge. Nel 1878 il proprietario del cabaret gli commissionò un manifesto pubblicitario per promuovere il locale e le ballerine che vi lavoravano come la 'Goulue', Valentin le Désossé, Yvette Guilbert e la ballerina Jane Avril. Toulouse Lautrec realizzò il manifesto 'Ballo al Moulin Rouge' con uno stile e una tecnica che sarà alla base della moderna pubblicità. Lautrec rinunciò infatti al chiaroscuro e usò colori marcati su grandi superfici in modo da rendere il manifesto visibile anche da lontano, eliminando le didascalie e affidando la comunicazione alla sola suggestione. Autore di 600 dipinti 350 litografie, 31 manifesti e 9 incisioni Lautrec è riconosciuto come uno dei più geniali grafici della storia dell’arte. Certamente fu uno dei piu grandi artisti del novecento e una figura rappresentativa del post-impressionismo, dell’art nouveau, dell’impressionismo e del realismo. Grazie ai numerosi personaggi da lui ritratti Henri de Tolouse-Lautrec riveste un importante ruolo nella storia del costume. Le sue opere ci forniscono preziose indicazioni sulla società parigina della 'Belle Epoque. Rappresentò l’epoca della Ville lumière, di Montmartre, dei Caffè-concerto, delle case-chiuse, della Bohème, del Moulin Rouge e degli spettacoli. Non aveva ancora trent’anni quando nel 1900 lo colse un’improvvisa paralisi alle gambe. La sua costituzione era già minata da tempo a causa dell’alcool che beveva smoderatamente e che lo rendeva, odioso, irascibile e aggressivo. L’erede della gloriosa famiglia, nobile sin dai tempi di Carlo Magno, passò gli ultimi anni della sua vita nel castello di famiglia. Morì  a trentasei anni e venne sepolto nella città di Verdelais.

Autore Prof-Greco

social bookmarking

  • Relazioni svolte, Moulin Rouge - prof. L. Greco in Facebook
  • Relazioni svolte, Moulin Rouge - prof. L. Greco in Twitter
  • Relazioni svolte, Moulin Rouge - prof. L. Greco in Google Bookmarks
  • Relazioni svolte, Moulin Rouge - prof. L. Greco in del.icio.us
  • Relazioni svolte, Moulin Rouge - prof. L. Greco in Technorati

Inserito il 03 Novembre 2017 nella categoria Relazioni svolte