Libera Università 'Tito Marrone' TrapaniLibera Università 'Tito Marrone' Trapani
Il primo gennaio u.s. è improvvisamente scomparso il fisico Antonino Gentile, sostenitore e collaboratore della nostra Università. Il Consiglio Direttivo, gli iscritti e quanti ebbero modo di apprezzarlo e ammirarlo si uniscono al dolore della consorte Irene e della figliuola Giovanna. All'interno un ricordo del nostro Presidente A. Tobia. (Cliccare)
1.1.2016 Antonino Tobia per Ninni Gentile
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È difficile oltre che doloroso pensare che Antonino si sia allontanato da noi che gli volevamo bene, anche se l’eco della sua voce risuona nei nostri cuori. È una legge universale quella che ordina di nascere e di morire. Dobbiamo perciò accettare, anche se con sofferenza, che la morte possa essere il ritorno al cosmo, all’ordine dopo il caos dell’esistenza. Ninni era uno studioso del caos naturale, che indagava, per sottoporlo all’ordine delle formule fisiche e matematiche che costituivano il suo codice prediletto. La ricerca scientifica ha sorretto l’intera sua esistenza fino all’ultimo istante della sua vita. Così la sua prima passione s’è spenta con il suo spirito indagatore, come se qualcuno avesse soffiato su quella fiamma, all’alba del nuovo anno. Forse ora non ha più bisogno di dialogare con i suoi maestri intorno ai misteri della natura. Lui, indagatore e profondo conoscitore della relatività, avrà compreso che il relativo è superato dall’assoluto e che in quella dimensione in cui ora vive trova pieno appagamento la verità che cercava. L’habitus mentale di Ninni era perennemente in divenire, egli improntava alla dinamicità il suo essere che si poneva dinanzi al suo interlocutore, in modo da stimolarlo perché lo seguisse nella rapidità del suo flusso di pensieri. Amava soprattutto conversare , dibattere, disputare con quel profondo spirito umanistico appreso dalla lettura dei classici antichi. Nulla di ciò che è umano a Ninni era alieno e le sue dotte e frequenti citazioni erano il risultato della sua assidua frequentazione con i padri della letteratura latina, Tacito, in particolare. Nel magistero del prof. Gentile le due sfere del sapere, quella umanistica e quella scientifica, trovavano una mirabile sintesi, che riusciva a comunicare ai suoi allievi e a quanti sapevano cogliere dalla sua vibrante voce il suo amore per il sapere e l’entusiasmo di trasmetterlo. Nell’intimità familiare fu marito e padre dotato di ogni virtù. Avvertiva profondamente il sacramento del legame che lo ha unito ad Irene, la quale ha saputo costruire insieme a lui un patrimonio di amore e di affetti che conserverà per sempre dentro di sé, come in uno scrigno prezioso. Quest’eredità di affetti, di amore e di valori il padre ha lasciato alla sua carissima Giovanna, che egli in ogni momento desiderava sentire vicina, anche solo per ascoltare la sua voce che gli giungeva direttamente al cuore. Noi amici conserveremo di te, Ninni, un piacevole ricordo, quello del tuo temperamento festoso e vivace, del tuo amabile e frizzante dialogare, della tua ricca conoscenza enciclopedica,elaborata in un originale e personale sistema logico, sempre affascinante per chi ti ascoltava. Ieri mattina per la prima volta ti ho visto silenzioso ed inerte. È stata la prima volta che non ti ho ammirato come il mio interlocutore preferito, ma poi ho pensato con Cicerone, da noi due tante volte citato,: habes somnum imaginem mortis. Dormi, caro Ninni, e sia su di te la polvere lieve. Antonino Tobia
<_div>Leonardo A. Greco, Vincenzo Vitrano e Peppe Abbita ricordano l’esuberanza, l’amore per la scienza, la gioia di vivere, la grande cultura di Ninni Gentile che della nostra Università fu sostenitore e di noi tutti grande amico. Si consolano riflettendo con Maximilien de Robespierre che 'La mort est le commencement de l’immortalité'
Inserito il 18 Febbraio 2016 nella categoria Avvisi
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